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Progetto di riqualifica dell’impianto IP: cosa considerare

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Una buon progetto di riqualifica è un punto di partenza importante quando si decide di riqualificare un impianto di illuminazione pubblica. Vale la pena investirci in quanto da una riqualifica energetica è possibile ottenere il meglio solamente se alla base esiste una progettazione attenta e approfondita.

I risultati si vedranno sotto l’aspetto energetico, della sicurezza e sotto l’impatto estetico dell’impianto. Inoltre, è importate che la progettazione consideri l’impianto nell’arco della sua durata, che varia dai 20 ai 30 anni.

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Classificazione strade e categorie illuminotecniche

Per capire cosa è importante considerare all’interno di un progetto di riqualifica dell’impianto di Illuminazione Pubblica, è bene partire da due norme importanti: la UNI 11248 e UNI EN 13201. Esse regolano l’illuminazione stradale e le categorie illuminotecniche.

La UNI 11248 “Illuminazione stradale, selezione delle categorie illuminotecniche” permette una classificazione delle strade, secondo il codice della strada italiano, ai fini di stabilire una classe illuminotecnica delle diverse zone. Essa è un punto di partenza che permette di classificare correttamente il territorio comunale.

La UNI 11248, valida solamente per il territorio italiano, sostituisce il primo capitolo della UNI EN 13201 “Illuminazione stradale, requisiti prestazionali, calcolo delle prestazioni, metodi di misura delle prestazioni fotometriche”.

Questa norma europea, nei capitoli dal 2 al 5, viene considerata per definire: le classi di impianti per l’illuminazione stradale; le modalità di calcolo per la progettazione degli impianti da installare; le specifiche di verifica e collaudo degli impianti; e il calcolo per verificare le prestazioni energetiche degli impianti.

Queste norme risultano, quindi, fondamentali per iniziare la stesura di un progetto di riqualifica degli impianti IP.

Regolamentazione dei progetti illuminotecnici

La realizzazione di un progetto di riqualifica deve tenere in considerazione anche la norma UNI 11630 “Luce e illuminazione – Criteri per la stesura del progetto illuminotecnico”. Questa, infatti, definisce il processo di elaborazione del progetto illuminotecnico e la relativa documentazione.

Essa sarà suddivisa in 4 fasi: studio di fattibilità, progetto preliminare, progetto definitivo e progetto esecutivo.

Il progetto di riqualifica dell’impianto IP

Partendo da un primo studio e classificazione illuminotecnica, secondo le normative di riferimento, si individuano le diverse zone del comune. Si tengono in considerazione: la luminosità dell’ambiente; il flusso del traffico o delle persone; la complessità del campo visivo; l’abbagliamento; e le categorie illuminotecniche compatibili tra zone attigue.

La norma definisce una classificazione di base; spetta poi all’esperienza del tecnico modificare questa planimetria al fine di adattarla al meglio all’esigenza di ogni singola zona presa in considerazione.

Successivamente si passa alla progettazione, definendo la modalità con la quale deve essere illuminata la zona, la quantità di luce necessaria, il tipo di sorgente luminosa da utilizzare e quindi gli apparecchi più appropriati in termini di potenza e di ottica.

Il risultato finale sarà: una relazione sullo stato di fatto dell’impianto e un progetto con presenti le relazioni tecniche, i calcoli illuminotecnici e le diverse tavole tecniche con le planimetrie del comune e tutte le informazioni relative i componenti dell’impianto, la collocazione dei punti luminosi, le tipologie di illuminazione utilizzata e la loro programmazione.

Cosa considerare nel progetto

L’illuminotecnica e la progettazione degli impianti ha subito un forte cambiamento da quando è nata la tecnologia LED. Oggi in commercio esiste una vasta scelta in campo illuminotecnico ed è possibile agire in maniera mirata, quindi la progettazione risulta ancora più importante.

Con i LED è possibile scegliere la temperatura colore migliore: per esempio i colori della luce più freddi, tipicamente introno ai 4000, sono più indicati sulla strada, dove è necessario porre attenzione al manto stradale, mentre i colori di luce calda risultano più adatti ai luoghi di convivialità e le zone di aggregazione.

Altro aspetto importante da considerare è l’impatto estetico dell’impianto; non inteso solamente nell’estetica del sostegno, ma soprattutto nella scelta del corpo illuminante. I LED per esempio richiedono altezze e lampade completamente diverse per i parchi. Inoltre, la temperatura colore della luce riveste un ruolo importante anche nel risaltare l’aspetto architettonico. Per esempio sul cotto, tipico dei centri storici molto vecchi, sono consigliati toni di luce calda, mentre per risaltare il bianco del marmo, come il tipico marmo di Botticino, saranno necessari toni freddi.

Inoltre, la progettazione deve tenere anche conto delle esigenze della pubblica amministrazione, in quanto conosce al meglio l’utilizzo dell’impianto e la situazione attuale.

Infine, è necessario tenere in considerazione, quando si progetta, anche la manutenzione che dovrà avere l’impianto nel corso degli anni; infatti è bene non eccedere con diverse tipologie di lampade. Ciò permetterà sia una manutenzione migliore, che un contenimento dei costi.

Migliorare l’efficienza energetica

Una buona progettazione deve tenere in considerazione anche il miglior impatto energetico. Va posta attenzione alla potenza delle lampade installate, ma anche alla sostituzione di quadri più efficienti, alla programmazione degli orologi astronomici per ottimizzare l’accensione dell’impianto, e alla programmazione delle lampade durante la notte.

La lampada deve essere gestita durante le ore notturne, aumentando o meno la potenza a seconda del traffico, del tipo di strada o delle necessità della zona, come per esempio zone con presenza di locali, puntando ad un’illuminazione mirata. Così facendo è possibile aggiungere efficienza energetica.

Inoltre, è possibile affiancare anche sistemi di controllo e di monitoraggio dei consumi.

Tecnologie aggiuntive

Al giorno d’oggi è possibile anche arricchire il proprio impianto di illuminazione pubblica con sistemi IoT. Sistemi di Smart Meetering integrati nelle lampade, telecamere per la lettura delle targhe, monitoraggio del traffico, controllo degli accessi, o sistemi di accensione calibrati sul passaggio dei pedoni: le possibilità sono infinite.

Insomma, un settore sempre in continua evoluzione e che necessità di esperti al passo con i tempi che sappiano guidare verso scelte mirate per il territorio e che permettano una riqualificazione dell’impianto IP al meglio delle sue potenzialità.

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- Noemi Tava