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Come fare per riqualificare un impianto IP
Parliamo di riqualificare un impianto di Illuminazione Pubblica: perché farlo, quali sono i passaggi che un Comune deve affrontare e perché è importante affidarsi ad esperti del settore come Invisiblefarm.
Come procedere per riqualificare un impianto IP
La procedura più semplice, se non si procede come Project Financing con il Partenariato Pubblico/Privato (come abbiamo già parlato in un precedente articolo), prevede che il Comune abbia già tutte le risorse necessarie all’intervento di riqualifica che vuole effettuare in autonomia, anche accedendo a finanziamenti dedicati a questi interventi.
Si procede quindi con la realizzazione di un progetto di riqualifica degli impianti di Illuminazione Pubblica, uno fra i servizi offerti da Invisiblefarm, che può avere durata diversa, a seconda delle tempistiche e modalità concordate con il Comune. Si può pensare a una riqualifica di tutti gli impianti o solamente di una parte.
L’intervento di efficientamento consiste nella sostituzione della lampada, nella sistemazione delle linee e delle giunte, nella sistemazione dei sistemi e nella sistemazione dei quadri.
Una volta realizzato il progetto, il Comune lo mette a gara per trovare le imprese che saranno incaricate dell’esecuzione dei lavori. In alternativa il Comune può decidere per un affidamento diretto.
Solitamente si inizia con i lavori di relamping, ovvero la sostituzione dei corpi lampada, che permettono il maggior risparmio energetico. Finita la riqualifica dell’impianto il Comune dovrà appaltarne la manutenzione e la fornitura di energia elettrica. Anche in questo caso spetta al Comune decidere la durata del contratto.
Perché al Comune conviene investire nella riqualifica
Ovviamente scegliere di riqualificare un impianto IP, senza accedere al Partenariato Pubblico/Privato, dipende dalle disponibilità della Pubblica Amministrazione. Però, per il Comune significa anche decidere di mantenere il pieno controllo dei propri impianti, non coinvolgendo terzi.
Nel momento che la Pubblica Amministrazione decide di intraprendere questa strada, ha tutti gli oneri, ma anche maggiori vantaggi. Una volta svolti gli interventi di riqualifica, la PA si ritroverà un impianto che consuma fino al 70% in meno di energia, ottenendo quindi un risparmio di spesa corrente. Quindi un investimento iniziale, che però porterà ad un risparmio sulla spesa corrente in tutti gli anni futuri.
Ma non solo, la differenza la si può notare anche nelle spese di manutenzione successive. Essendo un impianto nuovo riqualificato al LED, una tecnologia completamente diversa da quelle attualmente installate, a base di sodio e mercurio, può essere dato in gestione a costi nettamente più bassi. Quindi un notevole risparmio, che può arrivare fino al 70%, anche per la manutenzione, poiché le lampade LED richiedono poca manutenzione, con garanzie che arrivano a 10 anni.
Inoltre, la sostituzione di linee e sostegni può portare ad un’ulteriore risparmio dal punto di vista della manutenzione, mentre la sostituzione dei quadri elettrici permette di risparmiare un’ulteriore 10%.
Per portare, quindi, le Pubbliche Amministrazioni al massimo risparmio è necessario intervenire sia sul corpo luminoso che sul resto dell’impianto.
Se il Comune non può permettersi gli interventi di riqualifica dell’intero impianto
Questi interventi, uniti alle ingenti spese iniziali, possono frenare le Pubbliche Amministrazioni. Per questo motivo, con l’aiuto di Invisiblefarm, è possibile valutare la cifra che il Comune è in grado di disporre e pianificare, distribuendo su diversi anni, gli interventi di riqualifica per l’intero impianto.
È possibile, quindi, progettare degli interventi a step, di solito della durata dai 3 ai 5 anni, in cui il Comune mette una risorsa nettamente inferiore, iniziando semplicemente con la sostituzione del corpo illuminante di tutto l’impianto o di una quota; questa rappresenta la parte dell’impianto che maggiormente produce risparmio energetico.
Il Comune, quindi, investe il primo anno una quota iniziale e inizia a recuperare risorse dal risparmio energetico generato con il primo intervento. In alcuni casi viene investita un’ulteriore risorsa il secondo anno, molto inferiore al primo, e si prosegue con l’intervento di riqualifica; il terzo anno l’intervento risulta già pagato con le risorse risparmiate, mentre il quarto e quinto anno vengono recuperate le spese anticipate inizialmente e si completa l’opera di riqualifica.
Con questa strategia la Pubblica Amministrazione è in grado di riqualificare l’intero impianto di illuminazione pubblica investendo una piccola quota iniziale, che nell’arco di 5 anni viene recuperata completamente. Esempio di questa strategia è il Comune di Travagliato che Invisiblefarm ha assistito in questi anni.
Grazie a questa strategia è possibile pianificare anche interventi aggiuntivi che il Comune desidera fare, come per esempio l’aggiunta di punti luce o interventi di miglioramento come l’interramento di una linea.
Perché affidarsi a Invisiblefarm
Grazie alla nostra esperienza, frutto di anni di lavoro nel campo dell’Illuminazione Pubblica, siamo in grado di offrire alle Pubbliche Amministrazioni un’assistenza a 360 gradi.
Seguiamo il Comune fin dall’inizio: se esistono dei finanziamenti dedicati, ci occupiamo di seguirlo per poterne usufruire; prima della realizzazione del progetto di riqualifica, siamo in grado di indicare la strategia di intervento migliore, ricavando le informazioni con un censimento dell’impianto, dalle fatture, spese ecc. Successivamente realizziamo il progetto di riqualifica, secondo l’iter stabilito, assistiamo il Comune per le procedure di gara e le diverse documentazioni, e seguiamo nell’individuazione del soggetto che realizzerà le opere di riqualifica. Infine, siamo in grado di gestire la direzione dei lavori e seguire le successive gare per l’affidamento del servizio di manutenzione e la fornitura dell’energia elettrica.
Insomma, un intervento che può portare a numerosissimi vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni e che, se seguito da partner affidabili come Invisiblefarm, comporta il minor dispendio possibile di risorse da parte del Comune.